Cinque Terre Sciacchetrà: il matrimonio del mio miglior amico
Ricordi d’infanzia per un matrimonio
Domani è il fatidico giorno, quello del sì del tuo miglior amico, il matrimonio dell’anno! Sei arrivato fino in Liguria per rincorrere quel pazzo che fin da bambini ti è stato vicino. Un fratello per te, forse di più, perché i fratelli sono legati molto spesso solo dal sangue. Con lui hai invece condiviso non solo quello, come nei film degli anni ‘80 in cui i migliori amici si scambiavano la goccia di sangue per legarsi a vita, ma hai diviso in due i tuoi panini perché lui aveva più fame di te e lui ti ha prestato la sua mazza da baseball, QUELLA arrivata dall’America, portata da suo zio, quella che nessuno poteva toccare! Ed in discoteca quante volte lui ha abbordato per te, facendo quasi sempre centro! Spaccone, circondato da ragazze, non sapeva quale scegliere, spesso si confondeva coi nomi quando ti raccontava i dettagli. Ed i genitori che non potevano vedervi tornare a casa sbronzi separati, perché erano dolori, ma se dormivate nella stessa casa, allora chiudevano gli occhi? Quante notti brave sfiniti sui divani, addormentati tra una risata ed un singhiozzo, arricchito da “sssssshhh, che svegliamo i miei!”!
Domani però, lui rubacuori, lo scapolone della compagnia, domani lui si sposa. Ed ha deciso di farlo nelle Cinque Terre, in Liguria. Per il suo matrimonio tu hai preso una settimana di ferie, per accompagnarlo, come testimone, fino in fondo in questo momento. Che poi non è così difficile e penoso, anzi! In estate in Liguria ce la si spassa alla grande! Sono 5 giorni che non fai altro che girare per bar e ristoranti, sconosciuti per lo più, ma i cui paesi ti fanno riaffiorare alla memoria le vacanze che facevi in questa regione con la tua famiglia fino all’adolescenza e poi proprio con lui tra i 20 ed i 25 anni. Dai bagni con le onde più alte della tua infanzia, alle granite e gelati lungo mare, fino alle giornate interminabili da ventenne: sole, doccia, aperitivo lunghissimo, cene improvvisate (se c’erano) e via, discoteca fino all’alba a gridare sotto la consolle “l’ultimo, l’ultimo!”, rientro in alloggio e diretti in spiaggia a continuare a migliorare l’abbronzatura color aragosta! Litrate di cocktail e quintali di ghiaccio. Proprio come in questi giorni che precedono il matrimonio. Alla faccia dell’addio al celibato! Qui ne state combinando uno a sera e in cuor tuo speri che il tuo miglior amico non arrivi all’altare perché, sotto sotto, la sua dolce metà tu non l’hai mai digerita! È vero, sono ormai un po’ di anni che stanno insieme, ma tu lei la trovi realmente ipocrita e arrivista. Pensi in fondo che l’abbia incastrato. Hai pure cercato di farlo notare al tuo compagno di merende, ma visto che non ha mai capito il perché ed insistendo stavi rischiando di rompere il vostro idillio, hai messo da parte il discorso. In fondo lui è innamorato! La vecchia arpia avrà il suo bel da fare perché lui è tutto meno che uno stinco di santo. Della serie: chi si assomiglia si piglia!
E questa sera, a meno di 10 ore dal matrimonio siete tutti riuniti, come nei film americani, a sentire i discorsi prenuziali. La cena di prova! In relax, con la tua famiglia al seguito, ti godi le scene, supporti e sostieni quella che è stata la tua spalla destra per anni e guardi con occhi interdetti la sposa. La senti chiacchierare con un riso isterico con le sue duemila damigelle sui vestiti scelti per i paggetti, tra cui anche tuo figlio (costretto ad indossare un ridicolo e costosissimo pagliaccetto, ma per l’affetto nei confronti del tuo miglior amico ci passi sopra!) e davanti al tuo dessert entri in un momento zen, in cui i tuoi ricordi si incorporano nel tuo respiro e si fondono con il sangue che entra nel tuo cuore.
I gobeletti! Hanno scelto qualcosa di semplicissimo ma che in te suscita immediatamente una velatura di lacrime nello sguardo. L’ultima volta che li hai mangiati è stata durante una cena con tua nonna che era venuta in vacanza con tutta la famiglia, l’ultima vacanza con la nonna. Da allora non li hai più mangiati, per scelta. Oggi, in un momento felice e pieno di emozioni, in cui festeggi la gioia del tuo miglior amico, decidi di riassaggiarli. Apri uno di questi dolcetti, vedi che c’è marmellata di cotogne all’interno ed esplodi in un “Evviva gli sposiiii!!!!!”. L’euforia alcolica di certo non ti aiuta nel contenerti…e tutti gli invitati si girano a guardati un po’ stupiti, per non parlare dello sguardo di sdegno della sposa! La tua dolce metà ti calma e ti riporta alla realtà: “domani, amore, domani!”. Meno male che siete in due ad avere bevuto troppo! Ma non è finita qui, perché il tuo amico ha pensato bene di abbinarci un vino unico: il Cinqueterre Sciacchetrà Doc. Un vino che inneggia alle vostre serate brave, perché ad inizio vacanza, prima che finissero tutti i soldi, vi regalavate una cena da signori, che terminava rigorosamente con un calice di questo avvolgente vino. Lo vedi scintillare come un’ambra lucidata al sole nel tuo calice, che scivola sinuoso sulle sue pareti, richiamando le tue labbra ancora impolverate dallo zucchero a velo dei gobeletti. Quella salinità tipica del Cinque Terre Sciacchetrà ben si sposerà con lo zucchero non rendendolo stucchevole, i profumi di spezie inoltre arricchiranno quello semplice del dolce ed il suo corpo presente scenderà calmo e tranquillo in gola, pervadendoti di pura gioia. Dolce metà, preparati, la serata non è finita qui! Domani al matrimonio vuoi arrivarci col sorriso e continuare la tua magnifica maratona alcolica!