Il relax che ti regala un Bellone
Decompressione dal lavoro
Il bicchiere che reggi in mano e che ti sta trasmettendo una sensazione di relax profondo, a guardarlo bene, cela un fondo di mistero sopra alla superficie quasi oleosa che lo distingue. Il suo colore leggermente dorato è quasi rassicurante nei suoi riflessi. Un profumo che ti guida e non serve che analizzi a fondo, presente ed intenso, la cui nota di frutta esotica sovrasta, accompagnata da sentori minerali che ravvivano e da erbette aromatiche che condiscono il tutto. Morbido, quasi pensi al legno sorseggiandolo, ma è troppo vivace in bocca per averlo incontrato nel suo invecchiamento. Il vino della tranquillità, che nella sua grande semplicità, regala un equilibrio che tu avevi momentaneamente perso. Ed è proprio questo che il tuo vino sta nascondendo, insieme al tuo volto nuovamente disteso. Un relax che nell’ultimo periodo è decisamente mancato, ma che questo Bellone, IGT Lazio, ti sta facendo ricordare con grande maestria. Inizi così a scorgere bene il mistero ed i ricordi riaffiorano.
Sono ormai lontani quelli delle ferie, la concitazione che le precede, il relax che le anima ed il loro lento scorrere, come l’acqua cheta delle onde di risacca in una giornata soleggiata al mare. Quel rumore ritmico e costante, leggero e non assordante che ti entra nelle orecchie e fa da sottofondo musicale ai tuoi giorni tranquilli. Proprio di questo avresti necessità: di relax, del rumore delle onde in sottofondo, di un po’ di raggi del sole che ti scaldano le ossa già pronte ad accogliere l’umido ed il gelo invernale.
Sembrano così lontani quei giorni felici, di pigre giornate in cui il solo problema che affiorava alla tua mente era come riuscire a girarti sull’asciugamano senza impiastricciarlo della crema solare che la tua dolce metà ti aveva appena spalmato con amore sulla schiena. Eppure, sono passate poche settimane, ma quante per l’esattezza? Provi a contarle: rientrati avete avuto due giorni in cui la lavasecco dell’angolo avrebbe potuto assumervi per rapidità ed efficacia, una catena di montaggio, lava, stendi, ritira, piega, stira; il primo giorno al lavoro stenti a ricordartelo, se non fosse che a chiusura ti è arrivato il primo incarico che ancora stai seguendo. E per fortuna che avevi deciso di iniziare la settimana a metà…la settimana successiva è stata piena di impegni, manco foste i regali d’Inghilterra con un’agenda fitta di incontri, riunioni, presenze obbligatorie e ricorrenze familiari. Se aggiungi anche il compleanno della suocera, per cui un semplice pranzo ed una torta non sono sufficienti, ma servono almeno due giorni di festeggiamenti tra preparativi, festa vera e propria e “non vorrete far mangiare a noi due poveri vecchi soli tutte queste buone cose avanzate?! Vi aspettiamo domani! E non voglio sentirmi dire di no, è il mio compleanno…”. Come se non bastasse ricordi che al lavoro i colleghi erano ancora in rotazione ferie, quindi ti sei ritrovato a seguire i compiti di chi non era presente, passando dall’amministrazione, alla contabilità, al customer service, alle risorse umane, al centralino al…sì, sei riuscito anche a dedicarti alla mensa! Energie? Eri carico, molto, ancora adesso probabilmente, ma stenti veramente a quantificare il tempo trascorso dall’ultima volta in cui il relax era il tuo compito quotidiano. I mille impegni ed il caos che stavano regnando sovrani nella tua vita, però, hanno oggi avuto uno stop di fronte al tuo calice di Bellone. E che strana scelta da degustare in montagna, fuori stagione. Poco importa. Quello che cerchi è relax, nessuno intorno, rumori della natura, quiete e possibilmente nessuna connessione a wifi (se il cellulare non prendesse avresti raggiunto l’idillio).
Null’altro poteva condurti in quest’enoteca rimasta ferma nel tempo, il cui mobilio rassicura nel suo profondo marrone e riscalda con i riflessi dorati dell’ottone. Un posto in cui la gente, quando entra, ancora saluta, tutti, non solo l’oste. Un posto in cui i tuoi muscoli si distendono, piano; in cui senti la tua fronte allargarsi e le tue spalle scendere verso il basso. In cui è naturale sorridere, guardando le bottiglie alle pareti. Sarà forse anche merito del grado alcolico importante del tuo Bellone, ma poco importa. Ti godi quest’istante, respirando a fondo.
Uno speciale ringraziamento a Gerry ed il suo staff. Enoteca Cortina è sempre un posto speciale dove fermarsi a bere un bicchiere che non sarà mai il solito che berrete a casa!