Il temporale estivo scatena la voglia di Verdicchio di Matelica Riserva
Ai tuoni del temporale si risponde con un vino bianco caldo
Sono giorni che ti sciogli non appena metti il naso fuori casa. L’aria pesante che sembra un macigno quando entra nei polmoni e ti fa chiedere “ma sto respirando?” non agevola le tue gambe nei movimenti. Già pesanti e ti sembrano pure gonfie, ci manca che l’ossigeno non arrivi a sufficienza per consentirgli di essere quel filo più scattanti. La modalità pechinese trascinato a guinzaglio come uno Swiffer per terra è la tua preferita in questo momento. E anche nei weekend la voglia di fare ti scompare non appena sveglio: un caffè caldo potrebbe solo peggiorare la tua giornata. Ti ci vorrebbe proprio un temporale!
Questa mattina, chissà, potresti essere accontento. Svegliandoti percepisci ancora a balconi chiusi che c’è qualcosa di diverso, la luce non è la medesima dei giorni scorsi, sembra meno intensa. Quasi ti viene voglia di balzare ed andare alla finestra pimpante, ma poi fai i conti con la realtà ed il pavimento di marmo della camera da letto quasi è caldo…senza troppi sforzi compi i gesti rituali e una volta spalancato il balcone vedi un cielo grigio. Sì! Il cielo finalmente annuncia una perturbazione! Temporale! L’avevano chiamato al meteo da due giorni, ma visto che nell’ultimo mese non ne hanno azzeccata una, proprio non ci hai fatto caso.
Il tuo weekend è salvo! Già: tutti che si lamentano per i temporali estivi, e tu, invece, che non vedi l’ora che arrivino. Pregusti la brezza fresca che rende l’aria finalmente respirabile e gli occhi iniziano a riposarsi dalla luce accecante ed i colori caldi dell’ultimo periodo. Lo capisci anche dalle tue gambe, piano piano sembra che lascino le sembianze robotiche e ritornino a quelle umane.
Cosa fare? Beh…visto che hanno previsto più di un giorno di pioggia, decisamente cucinerai e ti spaparanzerai sotto il portico a sentire i tuoni del temporale in lontananza e a goderti l’aria blu. Non vedevi l’ora! Addio coda per arrivare al mare e sabbia nei più reconditi meandri del tuo corpo! Addio aperitivo tutto sudato nonostante la doccia di 20 minuti prima, come se lo stomaco avesse un canale preferenziale con le tue ghiandole sudoripare. Tu oggi ti godi il tuo temporale
Uscito dal supermercato con una spesa meditata e ben calibrata, arrivi a casa ascoltando la colonna sonora del cielo. I fulmini sembrano i flash dei paparazzi all’ingresso di una prima al cinema. E ti senti regalmente soddisfatto. Tutto intorno a te assume un tono blu, e il vento si alza sempre più forte, tanto da provocarti un po’ di pelle d’oca! Stasera forse potrai finalmente metterti la felpa comprata coi saldi!
Arrivi a casa e mentre accendi il tegame per il soffritto di aglio ed erbette aromatiche, compiaciuto ti ricordi della bottiglia di Verdicchio di Matelica Riserva che avevi messo in fresca due sere prima e a cui avevi rinunciato. Un vino caldo con il caldo che c’era fuori decisamente stonava. Invece questa sera, insieme alla tua cena a base di pesce e patate in umido (sì, patate in umido in piena estate, manco fossi in montagna a 1800 mt!) e temporale sembra essere perfetto.
Lentamente metti le lische e i carapaci a rosolare nel tuo soffrittino e non appena la casa inizia ad essere pervase del profumo di pesce, ne calmi l’aroma coprendolo d’acqua: il tuo brodetto sarà fantastico. Decidi quindi di aprire le finestre, spegnere le luci e lasciare che sia la natura a parlare, al posto di musica e televisione. Lo spettacolo che ti si presenta è unico. L’hai sempre amato, anche da bambino. Il temporale con i suoi profumi di pioggia, asfalto bagnato, foglie verdi che riprendono vita, il ticchettio insistente dell’acqua, le scrosciate dalle grondaie poco pronte a ricevere volumi di pioggia copiosi, la luce che salta…ricordi di altri tempi, quando i nonni ti stavano vicino al rombare dei tuoni mentre mamma e papà erano al lavoro e tu che scalzo uscivi sulle pozzanghere che si formavano lungo il marciapiede di casa loro.
Senza rendertene conto, immerso nei tuoi ricordi di campi di pannocchie infinite, hai già apparecchiato la tavola e tieni, appoggiato allo stipite della porta di casa, un bicchiere di Verdicchio di Matelica in mano. Rimirando la natura che ti circonda capisci che il sobbollire della tua zuppetta e del sugo che accoglierà a breve le patate ha ormai iniziato ad essere coperto dal suono delle prime grandi e pesanti gocce di pioggia. Col primo sorso di vino, verde nei riflessi e sapido già al naso, la frutta matura ti riporta alla stagione in cui stai godendo di questo fenomeno meteorologico che tanto ti incanta e la sferzata finale amarognola ti fa scorrere un altro brivido lungo la schiena accompagnato dal soffio di vento freddo del temporaleg. Il verde della campagna che ti circonda ricomincia a brillare e tu ti siedi sotto al tuo portico, in attesa della tua cena.