Il premio finale della tua corsa è un Gaglioppo Cirò rosato
La sete viene correndo
E’ da dopo le feste natalizie che ti sei messo a stecchetta ed hai iniziato timidamente a fare un po’ di sport, prima a casa, poi palestra con anche un po’ di corsa. Pasqua è arrivata e l’hai trascorsa egregiamente, fiero di te nell’aver mangiato quello che volevi ed in quantità, proprio come un italiano degno di questo nome! Le feste nessuno le tocchi, bando alle diete ed alle paranoie, si mangia e ci si penserà dopo. Ma tu, furbescamente, c’hai già iniziato a pensare largamente in anticipo, furbastro che non sei altro. La tua attività fisica si è intensificata sempre di più negli ultimi tre mesi e da blanda è diventata seria, costante, anche impegnativa a tratti. Ma ne trai talmente tanta soddisfazione, che non ti pesa, ti senti ringiovanito e rinvigorito, il tuo corpo ha assunto un aspetto che era un po’ che non avevi, così continui imperterrito nel tuo iter e ti concedi quello che vuoi e che la tua vita ti porta di fronte.
Tanto con lo sport ed il movimento non temi più nulla, o almeno così ti dici, perché le analisi del sangue che dovevi fare le continui a rinviare, terrorizzato da quanto ne possa emergere. Prima o poi dovrai ascoltare la tua dolce metà che ti sta assillando da un bel po’ perché tu capisca se stai andando nella direzione giusta. Però al solo pensiero che adesso le giornate si sono allungate e che finalmente potrai abbandonare quelle quattro mura in cui ti rinchiudi a fare i tuoi esercizi, il tuo tapis roulant, fido amico, e lasciare che la tua pelle respiri ed inizi ad abbronzarsi, ti cancella qualsiasi timore. Finalmente corsa all’aperto, immerso nella natura che fa sfoggio di sé, tra raggi di sole che sbucano tra le nuvole e che ti salutano accarezzandoti come una calda coccola. Non vedevi l’ora.
Rientrato da lavoro ti togli i vestiti così in fretta che sembri Clark Kent quando si trasforma in Superman ed entri nel tuo abbigliamento sportivo, che poi non è molto distante dalla tutina del super eroe. E ridi specchiandoti. Domani andrai a fare le analisi, deciso! Infili le scarpe da corsa, fluorescenti che se non bastasse il catarifrangente che c’è sulla giacca tecnica, quelle ti salveranno sicuramente la vita abbagliando chiunque ti incroci. Musica nelle orecchie e via, veloce più del vento, o è quello che vorresti, ma il tuo ritmo è altro. Felice inizi a macinare falcate sempre più distese e appena ti lasci l’asfalto alle spalle, tutto il tuo corpo si distende, compreso il cervello. L’arietta fredda che ti entra dalle narici ti fa leggermente lacrimare, ma sai in fondo che non è tutta colpa dell’arietta. La commozione di vedere la natura intorno a te non è la prima volta che ti pervade, e non sarà neppure l’ultima! Sicuro di te aumenti leggermente il ritmo, non vuoi esagerare, altrimenti sai che non arriverai alla fine del percorso. A metà inizi a pensare allo stretching che ti aspetta a casa ed un primo morso allo stomaco si fa sentire. Fame che sale!!!! Ti dici che è un bene ed il pensiero va al pollo che la tua dolce metà ha comprato dal macellaio, quello ruspante allevato lì vicino dal contadino di fiducia. Oltre alle lacrime hai anche la bava alla bocca adesso. Proprio un bello spettacolo! Ma non importa, continui ad infilare i tuoi passi molto cadenzati. Casa, tra un pensiero è l’altro, la vedi ormai dietro l’angolo.
Entri, saluti con un bacio lanciato al volto la tua metà del cuore che è già ad armeggiare sui fornelli, senti un profumino di aglio e rosmarino che ti apre definitivamente una voragine nello stomaco. Veloce, veloce che qui la cena ti attende. Ma prima di dedicarti agli esercizi ed allo stretching finale, suggerisci di mettere in fresca per poco tempo una buona bottiglia di Gaglioppo Cirò rosato, quella che i tuoi amici di bicchiere ti hanno portato dalla Calabria di rientro dalle ferie quest’estate. Sì, sì, quella bottiglia. Euforico cominci le tue flessioni, respirando i profumi inebrianti del pollo al forno, delle zucchine saltate in padella con aglio e menta, delle patate al rosmarino. Un re, una semplice cena da re che merita proprio un rosato come il Gaglioppo Cirò. Un vino rosato deciso, nel colore, al naso, ma anche al palato. Un vino che non ha paura delle carni bianche, sapido al naso, come fruttato, che fa capire la vicinanza della regione al mare. Ti hanno consigliato di abbinarlo al pesce, ma tu oggi vuoi provarlo diversamente. Quei raggi di sole presi durante la corsa ti hanno ispirato.
Terminato l’ultimo piegamento di stretching, ti getti letteralmente in doccia, canticchiando addirittura. Ma poi ti blocchi. Cavolo! E le analisi del sangue? Bere la sera prima non è proprio una mossa furba. Corsa, pollo arrosto, Gaglioppo Cirò rosato…può bastare per oggi, anzi, ne sei fiero! Domani? Le analisi le rinviamo ad un altro giorno, dopodomani. Promesso.