Dieta post feste: un Lugana che vi farà già sentire a posto con la coscienza
La rémise en forme
Eccola, lì, nascosta tra i mobili del bagno, che ti guarda ammaliante, ma appena la tiri fuori e la adocchi dall’alto un ghigno malefico le sfugge! Sì, lei, con lancette o numeri al led, rossi di solito, dai mille materiali e forme diverse, lei che con i suoi artigli ti ammalia ma con un gesto ti stende: LA BILANCIA. Dopo le feste.
Ogni volta che entri in bagno è pronta ad attenderti, precisa precisa. Ma non serve. Sai già dentro di te, e dentro i tuoi jeans, che non hai la stessa forma corporea di inizio dicembre (facciamo anche fine novembre, per te il Natale quest’anno è iniziato più presto del solito, o vogliamo dire che ti sei dato questa scusa!) e che dovrai intervenire in qualche maniera per non far prendere il largo alla barca senza più speranza. Una dieta, sì, una dieta disintossicante farebbe proprio al caso tuo. La tua dolce metà ti farà partecipe di uno dei suoi mille ed innumerevoli tentativi e metodi per ritornare al giusto peso. Proprio il tuo amore che è una vita che cerca di buttare giù quei 3-4 kg, che ormai sono diventati 7-8, la tua metà del cuore che dalla dieta del succo di limone, a quella delle bustine iperproteiche (mai assaggiato nulla di più plasticoso nella tua vita del budino al cioccolato iperproteico), dal “per tre giorni solo cose liquide” al “non mangio carboidrati, se non a colazione” le ha provate tutte e senza troppi risultati. Oddio, effettivamente due chili li buttava giù, per poi riprenderne 3 però, perché, c’è poco da fare, la gioia che provate nel mangiare e nel condividere gusti ed esperienze legate alla tavola ed al palato non ha prezzo.
Inizi quindi a pensare a come poter sfuggire alla prossima pesata senza farti venire più capelli bianchi di quelli che già hai: un buon metodo è fare sport, ma la palestra la odi…hai quell’abbonamento annuale fatto a maggio dell’anno scorso in preda a mille sensi di colpa che è lì fermo…tiri anche fuori la tessera, ma proprio non riesci a visualizzarti all’interno di 4 mura a saltare e sudare…o meglio, riesci, ma non in quel contesto. Lo sport da camera è tutt’altro! Contro voglia guardi il volantino con gli orari dei corsi e decidi di provarne almeno due questa settimana. Toh, guarda, domani c’è il primo che ti interessava quando ti sei iscritto! Manco a farlo apposta. Inizi a pensare a dove hai lasciato la sacca, l’asciugamano, calzini, alla tua tenuta da persona sportiva a cosa mangiare prima e dopo: già funziona! Vedi? Bastava solo attivare il cervello in visione di una vita più sana e attiva, sarà tutto semplicissimo. Al solo pensiero ti senti già due chili in meno, ma che meraviglia.
E senza accorgertene sei già fuori dall’ufficio, in macchina, di fronte al bar del ritrovo settimanale con gli amici. Entri ballonzolando sulle tue gambe leggere, che ti sembrano più muscolose di due ore fa, che potrebbero portarti in capo al mondo. Ma anche dentro al tuo bar. Sei il terzo ad arrivare, chiedi chi c’è ancora da aspettare, perché a vedere le tartine in vetrina ti si è aperta la voragine festiva dello stomaco. No, aspetta, un po’ di dieta l’avevi comunque prevista! Quindi niente tartine. Ma il tuo stomaco inizia a farsi sentire gorgogliando e tu ingerisci saliva come se fosse nettare degli dei per sperare che si riempia questo vuoto. Niente, non funziona. Sicché fissi i tuoi amici e proponi, furbescamente, per evitare di mangiare: “cosa dite se intanto ci ordinassimo qualcosa da bere?”. Sembra essere stata un’ottima idea e a tuo avviso sono tutti come te in questo momento, con un buco nello stomaco, ma non vogliono esagerare. Vero…ma non avevi pensato che il vino non è molto dietetico. Va bene, uno solo, poi domani palestra. Ma cosa? Rosso, no, la pienezza del bicchiere ti appesantisce solo allo sguardo. Decisamente bianco, ma non bollicine, gonfiano, e se non ci fosse un pas dosé, sai zucchero. No, bianco fermo. Decisamente. E cosa propone la casa? Questo no, solito internazionale, a Natale di quello ne hai bevuto a più non posso, buon per carità, ma è ora di cambiare…eccolo! Un Lugana, sì, un buon Lugana semplice, d’annata, della parte ovest del Garda. La brezza del lago te ne fa assaporare gli aromi belli freschi, floreali ed agrumati, piacevolissimi, qualche nota mandorla e di erbette volendo. Secco e vivace. Se già stavi salivando per la vista delle tartine, adesso sei un fiume in piena. Trovato, decisamente il tuo vino che non potrà nuocere alla tua dieta e al tuo programma di attività sportive. E ne ordini tre, perché tutti ti seguono come un vero leader. E vuoi ordinarlo da solo? Tartine e tramezzini abbiamo detto di no, ma due carote con due cetrioli vuoi che facciano male? Ma certo che no.
Ti arriva al tavolo un bel vassoio con tutto: tre Lugana, le carotine, i cetrioli, un po’ di maionese perché lì è usanza che le crudité arrivino servite in questo modo, anche due patatine, nonostante avessi chiesto espressamente di toglierle, ma questa volta purtroppo per te la tua fama ti precede, perché ti conoscono e sanno che ti arrabbi se non le vedi.
E non fanno a tempo ad arrivare gli ultimi due del gruppo che ordinate già il secondo giro. Un secondo giro? Ma non ti eri detto un bicchiere e basta? E guardi il tavolino: non una briciola di patata, un’ombra di maionese o una scorza di carota avete lasciato! E la dieta? Ma sì, un altro Lugana e domani si va in palestra!