Franciacorta Brut: venerdì sera da urlo
L’arrivo del weekend dopo una settimana tosta di lavoro
E’ venerdì, sono le 15,30, mancano giusto quel paio d’ore per chiudersi la porta dell’ufficio alle spalle, lasciandoci dentro tutte le frustrazioni ed i problemi per due giorni. Perché sì, anche noi ci meritiamo un po’ di risposo e spensieratezza. L’arrivo del weekend è alle porte! Ed allora iniziamo a pregustarci quella strada che ci porta al nostro bar preferito, perché data la settimana pesante, oggi ci vogliamo proprio viziare! E pensiamo: “caspita! però saranno pieni i parcheggi, ma no, dai, questa volta arriverò prima del solito, troverò subito!”.
Così, un po’ di nascosto dal capo, iniziamo a chattare con gli amici e, sì, va bene che avevamo deciso di trovarci da un’altra parte, ma decidi di proporre qualcosa di nuovo, chi c’è c’è, chi no sicuro ci raggiungerà dopo. Sì perché oggi è venerdì e non esistono scuse, ci viziamo. Così torni a casa, ti dai la sistemata più veloce del mondo, ma con eccellenti risultati, ti specchi, salti in macchina e…trovi incredibilmente subito parcheggio.
Entri nel tuo bar preferito e pensi: no, oggi non voglio il solito vino, oggi ti senti speciale e non c’è niente di meglio che possa accompagnare la tua briosità del momento di un metodo classico! E sì, qualcosa di diverso in tutto: un Franciacorta blanc de blanc, possibilmente brut, sì, proprio quello, deciso!
Hai proprio voglia di essere stuzzicato da tante e sottili bollicine, ma anche sentirti a tuo agio tra chi conosci e trovare nel tuo vino la morbidezza e confidenza degli sguardi che ti circondano, magari anche qualcuno di nuovo, come la freschezza del tuo vino, che oscilla tra note di pane e agrumi.
E perché no, al posto delle solite patatine, questa volta vorresti proprio un crostino che insieme al tuo bicchiere metta a tacere la fame, visto che dopo la pausa caffè, per la fretta che avevi di arrivare lì, non hai mangiato altro. Allora osi: facciamo quel crostino lì che mi aspetta dicendomi “io, io, sono qui! Scegli me!”; già, vuoi proprio quello con lo spada marinato con le scorzette di arancia, ma, per non sentirti cafone, chiedi anche ai tuoi amici, arrivati giusti in tempo per il primo sorso. “Cosa dite? Facciamo un crostino a testa? Misti?” E tra te preghi fortemente che nessuno voglia il tuo.
Arrivano, assaggi, ti tuffi sul tuo…il pane è bello croccante, proprio come te lo aspettavi, il pesce molto fresco, quell’olietto sopra ci sta benone. E pensi: ma…forse questo aroma di arancia mi ricorda un po’ il vino…guardi il tuo bicchiere, e no, aiuto, vedi che ormai è vuoto! Non perdi tempo e via, ne ordini subito un altro, bello fresco, a temperatura e finalmente lo bevi accompagnando il resto tuo cicchetto. Esplosione in bocca…apertura di stomaco! Che fare ora? Proponi di bere l’ultimo bicchiere ed andare a cena, altrimenti: altri cicchetti per tutti! E questa volta magari proverai quello con lo stracchino e lo spinacino, perché stasera non vuoi farti mancare nulla.
Da qui la serata può solo migliorare, ne sei certo! …che poi non lo sai, ma tu ne sei convinto! Anche perché o si resta sui toni di questo vino, o si cresce solo di gusto ed intesità! Così il vino, così la serata! E poi domani è sabato!