Vernaccia di San Gimignano: il tuo integratore per il caldo della canicola
Canicola in città
Quando il caldo ti attanaglia la gola e non c’è nessuno in giro, le strade sono desertiche, solo miraggi di pozzanghere in lontananza, neppure gli uccellini se la ridono, perché l’unico rumore che si sente è quello delle cicale, arrivate fino agli alberi della città.
La scena apocalittica, in cui fuori tutto ha un colore giallo, arancio, per cui anche lo smog dei palazzi sembra stia virando al marrone e non più al grigio, è quella che ti prospetta di fronte. E pensi che forse un po’ di grigio, in fondo, non ci starebbe male, perché un po’ più simile al tuo umore attuale.
Ti senti senza forze, barricato nella tua bolla di aria condizionata, in cui non solo l’aria che respiri sembra tu l’abbia comprata impacchettata, messa in freezer e tirata fuori all’uopo, ma anche gli acari che vi si aggirano sono finti. Però almeno non sudi. Già, perché stamane, mentre ti recavi in ufficio, nonostante fossero le 8,30, sei arrivato che dovevi ributtarti in doccia! Hai tentato nei giorni passati la moda bermudiana di calzoncini e camicia, ma come incrociavi qualcuno, ti sentivi come il maialino Babe tra le pecore: il più furbo di tutti, ma non appartenente precisamente alla razza con cui ti paragonavi…per non parlare dei ridolini suscitati in pausa caffè nei colleghi! E sì che stavi così fresco.
Ma torni al tuo schermo e ti rilassi, perché in fondo mancano ancora…NO, SOLO 10 MINUTI ALL’USCITA DALL’UFFICIO! Noooo, non può essere! La strada che ti separa alla macchina è fin troppa, non potrai mai farcela tutta d’un fiato dopo aver trascorso 10h in ambiente sterile, confezionato ed a misura di temperatura umana! Inizi già a deglutire, come se la saliva potesse alleviare l’arsura che troverai fuori.
Ma prima che finiscano questi 10 minuti, tanto in questo periodo estivo di calore il lavoro fortunatamente non ha ritmi sostenuti (almeno esiste la solidarietà tra colelghi), ti viene in mente una brillante idea: strada alla macchina a tappe? Una sorta di Parigi da Bar? E perché no! No, forse con tutto sto calore bere troppo alcol…no, cattiva idea! Però almeno un bar per rinfrescarsi…si! Quello a metà strada dall’ufficio alla macchina, non è di tuo gradimento, è un po’ vecchio, ma in fondo seleziona sempre ottimi vini!
Ed in quel momento realizzi che l’ultima volta che ci sei andato avevi bevuto una Vernaccia di San Gimignano da paura! Faceva ancora freddino ed avevi proprio pensato che sarebbe stato il vino ideale in assolata giornata estiva!
Passano quindi i 10 minuti e, quasi non ti ricordassi più del caldo esterno, esci dall’ufficio tutto spavaldo, con in mente solo la tua Vernaccia. Peccato che non appena si aprano le porte, la tua postura da punto di esclamazione diventi più simile a quella di un punto di domanda! Ti sembra di respirare acqua, ad ogni passo che fai, ti si forma una nuova goccia di sudore, vorresti strizzarti gli slip in prossimità del bar! Ma resisti, imperterrito, entri lì dentro come dopo una maratona di 42 km, senza posti di ristoro. Cerchi un angolo dove l’aria condizionata non ti arrivi diretta, se no sai già i risultati domani! Appoggi i tuoi vestiti, afflosciati come un fiore senza acqua da giorni, pure loro. Ti volti con le ultime forze al bancone e con un filo di voce e la bocca un po’ impastato ordini: un bicchiere di Vernaccia di san Gimignano.
La coppa del sacro Graal ti viene subito servita, bella ricca di condensa, che ti fa pensare che il vino sia realmente fresco, alla giusta temperatura. Lo prendi con due mani, te lo sistemi in una, lo sollevi, lo rimiri, pensi di trangugiarlo in fretta, ma appena ci appoggi le labbra ti blocchi: ricordati gli effetti del cambio repentino di temperatura sul tuo corpo! Sicché con delicatezza fai scivolare questo succo potente, profumato in bocca, quasi fosse un integratore di sali minerali da quanto sapido lo percepisci. E ti scordi nuovamente dell’arsura esterna, immergendoti completamente nel tuo bicchiere.